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sabato 5 settembre 2015

Enel, piano su banda ultra-larga e 30% di Se in vendita entro l'anno




Il piano di Enel sulla banda ultra-larga sarà operativo entro fine anno. L'ad del colosso elettrico italiano, Francesco Starace, si è soffermato sul piano per la banda ultra larga, per il quale è in fase di studio il beneficio derivante da un suo coinvolgimento. "Il piano sarà operativo entro fine anno", ha spiegato a margine del Workshop Ambrosetti, "perché una volta definito non manca nient'altro, mentre l'analisi sui costi che Enel sta portando avanti sarà completata entro la fine di questo mese", ha sottolineato l'ad.


"La società sta dialogando con tutti e stiamo facendo un'analisi molto dettagliata su oltre venti città piccole e medie nelle varie zone previste dal piano nazionale per validare l'intuizione che il nostro coinvolgimento abbatta significativamente i costi. Credo", ha aggiunto, "che alla fine di questo mese termineremo i lavori, poi bisognerà vedere in che forma si può realizzare la collaborazione e questo lo decideremo da settembre in avanti", ha detto Starace, confermando che dal secondo trimestre 2016 è prevista la sostituzione dei contatori digitali. 

Invece sul fronte slovacco, Starace ha dichiarato che Enel cederà alla ceca Eph il 66% di Slovenske Elektrarne e l'operazione sarà articolata in due step. "Abbiamo scelto il partner con cui trattare in esclusiva (Eph, ndr), e ora stiamo negoziando i dettagli della vendita con loro che avverrà in due fasi", ha dichiarato Starace.

"La prima cessione sarà intorno al 30-33% entro fine anno e la restante al completamento della ristrutturazione della centrale nucleare di Mochovce (atteso per il 2018, ndr)", ha aggiunto il top manager. Il completamento dei lavori a Mochovce, infatti, è stata la condizione posta dal governo slovacco, che detiene il 34% di Slovenske Elektrarne, per l'uscita di Enel.


La vendita della partecipazione nella società slovacca fa parte del piano di dismissioni da 5 miliardi di euro che Enel ha annunciato e da cui si aspetta la liquidità necessaria per finanziare i propri investimenti. La cessione della quota di Slovenske Elektrarne, il cui valore dell'equity è stimato tra gli 800 e i 900 milioni di euro, rappresenta quindi circa il 17% del piano di cessioni alla luce della partecipazione di Enel del 66%. Enel ha già deconsolidato il debito dell'utility slovacca per circa 600 milioni. A Piazza Affari il titolo Enel scende del 2,44% a 3,914 euro.

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